venerdì 25 febbraio 2011

Il Documento


Noi sottoscritti cittadini, amministratori, imprenditori, rappresentanti di categoria, sindacalisti, ambientalisti preso atto della crisi economica sociale ed ambientale che stiamo vivendo, consapevoli della necessità di pensare (attuare/sviluppare/porre in essere) un nuovo modello di produrre, consumare e vivere insieme nella diversità e nel rispetto reciproco che conduca il nostro territorio verso un BENESSERE DUREVOLE che restituisca dignità al lavoro, diritti alle persone (cittadini/lavoratori), valore ai luoghi, alle risorse naturali, paesaggistiche, storiche e culturali, creando competitività per le imprese produttive restituendo un futuro alla nostra Comunità,

VogliAmo il Parco (Nazionale della Costa Teatina) per

  1. Cambiare il modo di produrre energia, riducendo il consumo energetico ed avviando la transizione per abbandonare le fonti fossili, aumentando l’efficienza energetica (nell’impresa, nel pubblico, nelle abitazioni private), la produzione di energia da fonti rinnovabili, sviluppando la tecnologia per le rinnovabili e per l’efficienza ecologica.
  1. Ripensare il modo di spostare merci e persone verso un sistema di trasporti intermodale, integrato e sostenibile per gli ecosistemi naturali e per l’ambiente, migliorando la mobilità lenta, l’accessibilità il trasporto su rotaia delle merci e delle persone, diminuendo la frammentazione ecologica.
  1. Preservare le specie animali, vegetali, gli habitat e la loro funzionalità ecologica (e la biodiversità in generale), conservando e ripristinando i “servizi ecosistemici” che la Natura fornisce all’uomo gratuitamente (es. fotosintesi, autodepurazione, regimazione delle piene, stabilizzazione “prevenzione frane”, erosione costiera e spondale per i fiumi, principi attivi dei farmaci).
  1. Migliorare la salute umana (qualità dell’aria, dell’acqua, del cibo).
  1. Bloccare il consumo di suolo, l’urbanizzazione e l’antropizzazione che gli strumenti ordinari della pianificazione territoriale non riescono a bloccare.
  1. Difendere e valorizzare il nostro Patrimonio Storico e fare Cultura.
  1. Valorizzare l’agricoltura” ridandogli un ruolo e un futuro, lavorando verso la multifunzionalità, la qualità, (l’aumento/aumentando del/il valore aggiunto ai prodotti della terra), la “filiera corta”.
  1. Sviluppare il Turismo Verde (Natura/Ecoturismo), il Turismo Enogastronomico, il Turismo dello sport e le attività commerciali e di servizi ad esse legate destagionalizzando e allungando la stagione degli arrivi creando nuova occupazione.
  1. Valorizzare i saperi diffusi e recuperare le tradizioni (culturali/popolari contadine e marinare) per ri-costruire e tornare ad essere una Comunità vera.
  1. Promuovere e Programmare, insieme, il nostro territorio come Sistema in Europa e nel Mondo intercettando in modo prioritario le risorse europee destinate agli stati membri per tornare competitivi e raggiungere non la crescita e lo sviluppo ma livelli di benessere durevoli.
Consapevoli di queste necessità e della impossibilità di perdere altro tempo diamo vita alla COSTITUENTE PER IL PARCO NAZIONALE DELLA COSTA TEATINA

venerdì 18 febbraio 2011

Anche i trabocchi sorridono


Per la Costituente del Parco della Costa Teatina, l'emendamento del decreto Mille Proroghe approvato dalle commissioni riunite Bilancio e Affari Costituzionali ad opera del Senatore Legnini, è una boccata di ossigeno puro, la parola speranza inizia ad avere contorni nitidi, in attesa che finisca l'iter e venga finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, noi continueremo il grande lavoro iniziato.

Alle amministrazioni locali chiediamo con fermezza un impegno costruttivo. Non si può più fare finta di niente o rimandare all'infinito l'impegno che migliaia di cittadini chiedono. Con questo emendamento anche le massime autorità hanno dimostrato che si occupano di questo territorio, hanno dimostrato che sono consapevoli che la rinascita economica culturale e ambientale sono strettamente collegati l'uno all'altra e può partire solo dalle singole realtà.

La grande crisi globale ci ha chiaramente detto che le industrie si delocalizzano dove è loro garantito il massimo profitto anche se a detrimento di intere collettività. 

La bellezza di un territorio, la sua cultura non si possono delocalizzare e vanno quindi gelosamente custodite.
Ricostruiamo insieme il futuro attraverso percorsi di nuova democrazia, partendo proprio dal Parco della Costa Teatina.