sabato 10 settembre 2011

L'inganno del "comprensorio"



Abbiamo sempre detto che il Parco - oltre alle finalità di protezione - ha lo scopo di migliorare la qualità della vita dei residenti. Qualità della vita che ha anche (ma non solo) aspetti economici. Nel Parco ci saranno un'agricoltura e un turismo sostenibili che "sbloccheranno" il territorio portando nuova occupazione e quindi benessere. L'ultimo ritornello dell'Assessore Febbo, ripetuto qua e la da politici a lui vicini, è che il "comprensorio turistico" rappresenta l'alternativa al Parco. La Costituente è favorevole sia al Comprensorio turistico che alla via Verde ma deve ripetere che senza Parco non ci sarà ne l'uno né l'altra.

I turisti non vanno nei comprensori ma nei Parchi Nazionali.

Lo ripetono Confcommercio, Confesercenti, CNA, Assoturismo: "senza Parco verranno meno migliaia di posti di lavoro". Sono favorevoli al Parco e al comprensorio perché sanno che senza il primo non ci sarà il secondo. Sanno che il comprensorio è solo lo strumento con cui realizzare il turismo natura all'interno del Parco. Se l'assessore Febbo ne leggesse lo studio di fattibilità sul sito della Provincia di Chieti, lo troverebbe scritto a chiare lettere: "il parco nazionale della Costa Teatina potrebbe diventare il volano ambientale, economico e turistico dell'intero territorio".

Lo stesso discorso vale per la Via Verde. Dopo che sarà stata costruita con i fondi FAS, se non ci sarà il Parco chi ne farà la sorveglianza e la manutenzione? I Comuni, la Provincia, la Regione? Ogni Comune farà di testa propria? Con quali fondi?. Senza Parco, in pochi mesi potrebbe essere distrutta da usi impropri, dai vandali e dall'incuria.

Non possiamo pensare che non si capiscano queste semplici cose, ed allora ci chiediamo: dov'è l'inganno? Forse sta proprio nella parola "comprensorio" che per noi è un sistema di ospitalità coerente e compatibile col Parco, mentre per altri è la cementificazione della costa attorno alla via Verde che diventerà solo un'infrastruttura turistica di servizio pagata e mantenuta dai contribuenti.