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mercoledì 26 ottobre 2011
Le ricchezze svelate del Parco della Costa Teatina
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domenica 9 ottobre 2011
Siamo alle solite
Apparentemente Febbo vuole intendere, come altre volte fatto, che la Regione ha una sorta di potere di veto nei confronti del Ministero dell'Ambiente basato sulla mancata intesa sul nome del Direttore prevista dall'art. 394/91 art. 9 comma 3.
In realtà la sentenza dice l'esatto contrario:
"Identica questione è stata ripetutamente esaminata da questa Corte con riferimento a vicende relative ad altri enti di analoga natura. La Corte ha affermato la legittimità della nomina di un commissario straordinario, in assenza del raggiungimento dell’intesa, solo se, in applicazione del principio di leale cooperazione, si sia dato luogo ad uno sforzo delle parti per dar vita ad una intesa, da realizzare e ricercare, laddove occorra, attraverso reiterate trattative volte a superare le divergenze che ostacolino il raggiungimento di un accordo".
La sentenza infatti dice che - nel caso in questione - il Ministero ha nominato e prorogato un Commissario straordinario senza aver "cercato di raggiungere un accordo, ma ha aggirato la norma che prevede l’obbligo dell’intesa, perché, da un lato, ha proposto un solo nome e,
In altre parole, la Corte Costituzionale ribadisce quel che sapevamo: che in mancanza di un'intesa, ma dopo aver fatto tutto il possibile per trovarla, è il Ministero a decidere.
Qui è disponibile la copia della Sentenza n. 255/2011.
mercoledì 5 ottobre 2011
Un altro fallimento della politica
Amarezza perché la politica locale, con le dovute eccezioni, si è rivelata inadeguata ad avviare un percorso di crescita condiviso.
Principale responsabile è l'Assessore Febbo che fino all'ultimo non ha svolto il ruolo del coordinatore, ma quello del sabotatore. Ultimo atto grave: il non aver trasferito al Ministero - nei tempi richiesti - le deliberazioni dei Comuni favorevoli; così come dichiarato alla stampa qualche giorno fa. Anche se sosterrà il contrario e continuerà a scaricare la colpa sui Comuni, il Commissariamento certifica la sua incapacità ad avviare un percorso di crescita verso un futuro sostenibile per la Costa dei Trabocchi e i territori limitrofi.
Soddisfazione perché il Ministero, con la sua decisione, ci dice che il quarto Parco Nazionale dell'Abruzzo sta per nascere.
Ci auguriamo ora che il Commissario sia un "tecnico" interno al Ministero dell'Ambiente e non un "politico" vicino a chi fino ad oggi ha remato contro il Parco, ne ha boicottato l'iter e creato caos. Un tecnico del Ministero che abbia esperienza di Parchi Nazionali e che, non avendo necessità di restare per percepire un cospicuo compenso, abbia interesse a far presto e bene, a non far nascere un Parco "zoppo" per non farlo funzionare. Il nostro territorio se lo merita, troppo tempo è già stato sprecato.
La Costituente VogliAmo il Parco è disponibile e pronta a collaborare col Commissario e spera che tutti gli amministratori locali abbiano finalmente uno scatto di orgoglio e, con un minimo di lungimiranza, partecipino attivamente alla pianificazione ed attuazione di un comune e durevole benessere.
A noi pare invece che i tempi siano inesorabilmente scaduti senza che venisse fatto quanto dovuto e che il Ministero dell'Ambiente fosse stato chiarissimo nell'indicare il 30 settembre come termine ultimo, come si può notare anche nell'ultimo paragrafo di questa sua comunicazione del 21 settembre che pubblichiamo affinchè ciascuno la possa valutare.
mercoledì 28 settembre 2011
Il Parco della Costa Teatina (e la Costituente) in un annullo postale
Anche il Parco della Costa Teatina sarà presente alla manifestazione filatelica nazionale Vastophil 2011 che si terrà a Vasto preso il Palazzo d'Avalos nei giorni dal 30 settembre al 2 ottobre. In tale occasione sarà infatti disponibile un annullo speciale della Repubblica di San Marino assieme a una cartolina a tema su cui apporre indirizzo, saluti e francobollo. Dopo l'apposizione dell'annullo speciale, le cartoline potranno essere ritirate sul posto o venire consegnate agli impiegati dello stand che provvederanno a portarle a San Marino per essere inoltrate nel circuito postale ufficiale. Si tratta di un'occasione per conoscere il mondo della filatelia e per utilizzare questo "speciale messaggero" per promuovere il Parco della Costa Teatina con una simpatica curiosità per chi lo riceverà.
mercoledì 21 settembre 2011
Il Parco leopardato e le tartarughe in bicicletta
Ieri in Consiglio Regionale si doveva parlare del comportamento dell'assessore Febbo, ma la maggioranza ha parlato d'altro. Ha presentato la sua idea di Parco: "Un nuovo concetto di Parco, un Parco diffuso, un Parco ad isole". Un Parco che permetta di "non compromettere le attività socio-economiche attuali e future": in altre parole che permetta ai Comuni di continuare a far costruire lungo la costa, compresi resort, posti barca, villette e alberghi. "L'elemento connettivo e la fascia intermedia di questo sistema aperto sarà il tracciato ferroviario (corridoio ecologico)": cominciamo subito col dire che una pista ciclabile su un tracciato ferroviario non potrà mai essere un "corridoio ecologico" a meno che le tartarughe non comincino ad andare in bicicletta.
Il fatto interessante è però che la cartina mostrata era tutt'altro. Non era qualcosa di nuovo, ma il "Progetto speciale territoriale della fascia costiera" redatto dalla Provincia di Chieti nel settembre 2010.
Probabilmente la maggioranza intende far diventare Parco solo le aree segnate in verde ignorando tutto il resto come le "aree di valorizzazione e rigenerazione del paesaggio agricolo costiero" o gli "ambiti di territorio rurale da sottoporre a conservazione e recupero paesaggistico". In tale piano sono addirittura previste politiche di riconversione e delocalizzazione industriale che interessano tra l'altro la Valle del Sangro e l'area di Punta Penna andando ben oltre le richieste di chi vuole il Parco.
La maggioranza regionale ci ha così dato ieri molte informazioni.
• La maggioranza ha finalmente abbandonato l'idea di abrogare la legge o di rischiare un vero "referendum" e proporrà comunque una sua perimetrazione.
• La maggioranza nulla conosce dei Parchi e della loro legislazione. Fa eccezione l'assessore Giuliante che sa benissimo che i problemi stanno nell'incapacità di molti politici e nella volontà precisa di altri di impedirne il funzionamento. Lo sa così bene che ha accusato di questo gli ambientalisti che lo fanno "perché vogliono mantenere per sempre le norme di salvaguardia". Affermazione che a prima vista può sembrare puro delirio, ma che invece è la ripetizione di un copione già visto ovunque: addossare spudoratamente e sfacciatamente ad altri le proprie colpe.
• L'indecente proposta alternativa al Parco è quella mantenersi le mani libere nelle zone prossime a quelle protette per poi distruggere questo tratto di costa a forza di varianti ai PRG (come già si è cominciato a fare); ma oggi si unisce al danno la beffa, perché si propone di usare i beni comuni costituiti dalle aree protette e da 30 milioni di fondi FAS per gli interessi privati della speculazione presente e futura. Mentre altrove si svalutano terreni e immobili costruendo turbogas, discariche, depositi e magari raffinerie qui li si vuole rivalutare con i soldi pubblici.
• La piantina mostrata da Febbo risponde senz'ombra di dubbio alle sue stesse critiche sul territorio "antropizzato" e con "incerti" valori naturalistici, paesaggistici, ambientali e culturali. Infatti indica con precisione i tantissimi valori della Costa dei Trabocchi e propone sia la via per lo sviluppo del turismo e dell'agricoltura che quella per la sua conservazione per le generazioni future.
Da quella piantina si può trarre facilmente una vera perimetrazione del Parco ed anche una zonizzazione; è anche presente un collegamento con le aree interne che si spinge fino a Lanciano e a Bomba seguendo le linee dismesse della Sangritana.
La buona notizia è dunque quella che il Ministero avrà uno studio ufficiale sul territorio da cui partire per fare rapidamente la perimetrazione; dopo aver inevitabilmente gettato nel cestino l'ultima proposta indecente e leopardata del ragionier Febbo.
mercoledì 14 settembre 2011
Terra bruciata
Questa sera, ultimo di un lungo elenco, è scoppiato un incendio DOLOSO a Punta Aderci.
E' DOLOSO perchè nulla brucia da solo dopo il tramonto.
E' DOLOSO perchè ci sono almeno tre focolai molto distanti e contemporanei.
Pochi vogliono distruggere e lo fanno senza coscienza, senza etica, senza futuro. Ingordi, avari e egoisti. Comandano nell'ombra ed altri appiccano il fuoco perchè gli hanno detto di fare così, indifferenti come chi lancia le pietre dal cavalcavia.
Sanno però di avere già perso e fanno terra bruciata come gli eserciti in fuga.
Stasera vi vogliamo solo augurare che un giorno, negli occhi dei vostri figli, finalmente possiate capire.
Noi saremo altrove, continuando assieme a costruire un mondo migliore, e voi dovrete sputarvi in faccia da soli.
martedì 13 settembre 2011
La scappatoia del referendum e la farsa di Torino di Sangro
Comunicato stampa Costituente VogliAmo il Parco
Fino a un paio di mesi fa il Senatore Di Stefano ripeteva ovunque di voler abrogare il Parco per legge. La risposta che gli abbiamo dato è stata semplicemente: "Se proprio ci tiene lo faccia, il suo partito è al governo". Ora vuole invece un referendum, seguito in questo da Confindustria. La risposta è ancora la stessa.
A questo punto anche noi vorremmo fare delle domande.
Come mai ci si pensa solo adesso, a 18 giorni dalla scadenza? Come mai si propone una "soluzione" che non ha alcun valore formale, trattandosi di una competenza dello Stato come già ripetuto dalla Corte Costituzionale quando bocciò il ricorso della giunta regionale di centrodestra nel 2002. Una "soluzione" che - a parte i tempi - è impossibile perché non si può chiedere un parere su una legge dello Stato; sarebbe solo uno spreco di denaro pubblico: come chiedere se si è favorevoli all'aumento dell'IVA o ai limiti di velocità (strano che un senatore non sappia certe cose).
Questo referendum quindi non si farà, e questo ci dispiace perché siamo sicuri che avrebbe dimostrato che esiste una maggioranza favorevole al Parco, chiarendo così le idee a molti.
Confindustria propone il referendum perché sembra preoccupata del perimetro del Parco. Non sa che su questo il Ministero ha chiesto da anni il parere ai Comuni, e non sono i cittadini a dover fare queste valutazioni tecniche? Sono i Comuni a scegliere se lasciare fuori l'area di stoccaggio dei furgoni o includerla in zona D. Se non lo avranno fatto il 30/9 lo farà il Ministero, a che servirebbe il referendum?
Però l'idea di Confindustria è buona. Ci sono molti settori su cui regione e comuni hanno invece potere reale, progetti che hanno pesanti impatti ambientali e sanitari di cui però i cittadini non sono mai stati informati ne tantomeno consultati dai loro amministratori. Molti di questi progetti sono sostenuti da Confindustria.
Proponiamo allora alcune consultazioni popolari, certi che Paolo Primavera e gli altri politici, una volta scelta la strada della democrazia diretta, non si tirino indietro:
La discarica di amianto di Ortona;
Il pozzo Gagliarda 1 Dir a Ortona;
La centrale turbogas di Ortona;
La ricerca di idrocarburi in Adriatico
Le centrali a biomasse di Treglio, Ortona, Vasto;
L'impianto di estrazione di gas sotto il lago di Bomba con annessa raffineria;
La centrale termoelettrica a olio di palma di Vasto;
L'apertura anticipata della caccia;
I ripascimenti;
La variazione al PRG per il resort all-inclusive di S. Vito Chietino;
Gli inceneritori per i rifiuti in tutto l’Abruzzo;
La realizzazione di nuovi porti a S.Vito e a Vasto;
e l'elenco sarebbe ancora molto lungo.
Qualcuno potrebbe però obiettare che a Torino di Sangro c'è stato un "referendum", per cui è bene informare su come sono andate le cose.
Un'impiegata scriveva nome e cognome del votante su un registro e vicino si doveva apporre una firma per il si o per il no. Chi votava dopo poteva conoscere il parere di chi lo aveva preceduto. Chiunque può accedere agli atti.
Potevano votare anche i non residenti a patto che avessero attività produttive a Torino di Sangro (non si sa come questo venisse accertato).
Il clima nei confronti dei favorevoli non era dei migliori. Eravamo allora nella fase in cui si diceva che sarebbero state requisite le terre, bloccati i trattori e chiusi i frantoi. Difficile anche aprire bocca con questi argomenti (falsi) contro.
Ci sono stati in tutto 777 votanti con 738 no e 39 si. Si tratta del 31% calcolato però sul numero ufficiale degli elettori e non sul numero di chi avrebbe potuto votare (comprendente tutti coloro con attività produttive nel Comune). Il dato vero sull'affluenza dovrebbe quindi essere molto minore ma non possiamo calcolarlo perché nessuno sa il numero di chi poteva votare.
Per confronto: ai recenti referendum nazionali, a Torino di Sangro hanno votato 1543 persone corrispondenti al 62,9% degli aventi diritto.
Ognuno può così giudicare da solo, noi facciamo solo notare che chi qualche mese fa basava la sua lotta politica sul non raggiungimento del quorum del 50% ora gioisce per un 31% ottenuto nella maniera che abbiamo descritto.
Ripetiamolo: parlare oggi di referendum serve solo a perdere altro tempo aspettando il Commissario, continuando a non prendere una decisione obbligata ma scomoda per qualcuno. Parlarne serve solo a dire: "Noi vi volevamo dare la possibilità democratica di decidere (falso) ma lo Stato ci ha imposto un'altra scelta (anche questo falso)".
La Costituente VogliAmo Il Parco
sabato 10 settembre 2011
Febbo a Tavola
Liberamente scaricabile e riutilizzabile citando la fonte
(Franco Sacchetti per VogliAmo il Parco della Costa Teatina)
L'inganno del "comprensorio"
Abbiamo sempre detto che il Parco - oltre alle finalità di protezione - ha lo scopo di migliorare la qualità della vita dei residenti. Qualità della vita che ha anche (ma non solo) aspetti economici. Nel Parco ci saranno un'agricoltura e un turismo sostenibili che "sbloccheranno" il territorio portando nuova occupazione e quindi benessere. L'ultimo ritornello dell'Assessore Febbo, ripetuto qua e la da politici a lui vicini, è che il "comprensorio turistico" rappresenta l'alternativa al Parco. La Costituente è favorevole sia al Comprensorio turistico che alla via Verde ma deve ripetere che senza Parco non ci sarà ne l'uno né l'altra.
I turisti non vanno nei comprensori ma nei Parchi Nazionali.
Lo ripetono Confcommercio, Confesercenti, CNA, Assoturismo: "senza Parco verranno meno migliaia di posti di lavoro". Sono favorevoli al Parco e al comprensorio perché sanno che senza il primo non ci sarà il secondo. Sanno che il comprensorio è solo lo strumento con cui realizzare il turismo natura all'interno del Parco. Se l'assessore Febbo ne leggesse lo studio di fattibilità sul sito della Provincia di Chieti, lo troverebbe scritto a chiare lettere: "il parco nazionale della Costa Teatina potrebbe diventare il volano ambientale, economico e turistico dell'intero territorio".
Lo stesso discorso vale per la Via Verde. Dopo che sarà stata costruita con i fondi FAS, se non ci sarà il Parco chi ne farà la sorveglianza e la manutenzione? I Comuni, la Provincia, la Regione? Ogni Comune farà di testa propria? Con quali fondi?. Senza Parco, in pochi mesi potrebbe essere distrutta da usi impropri, dai vandali e dall'incuria.
Non possiamo pensare che non si capiscano queste semplici cose, ed allora ci chiediamo: dov'è l'inganno? Forse sta proprio nella parola "comprensorio" che per noi è un sistema di ospitalità coerente e compatibile col Parco, mentre per altri è la cementificazione della costa attorno alla via Verde che diventerà solo un'infrastruttura turistica di servizio pagata e mantenuta dai contribuenti.
giovedì 8 settembre 2011
Ognuno è libero ...
Una risposta assai chiara alla minaccia di fare quella "cosa" ......
Diffondete (grazie)
mercoledì 7 settembre 2011
I conti in tasca al ragioniere
L'incontro al Ministero è andato esattamente come avevamo previsto. La legge esiste e non si può fare finta di niente rimbambendosi di chiacchiere.
Agli amministratori è stato detto fermamente che se faranno quel che devono il Commissario ne prenderà atto (a meno di scelte evidentemente insensate).
E' stato anche spiegato che i soldi per il funzionamento del Parco sono già stati stanziati e stanno lì ad aspettare.
Il primo risultato dell'incontro è stato che il Sindaco di Casalbordino e la sua giunta si sono decisi a fare la perimetrazione entro i termini richiesti.
Anche altri sembrano aver capito meglio come stanno le cose, ma attendiamo prese di posizione ufficiali.
L'unico che sembra non aver capito nulla è sempre Febbo che ripete ai quattro venti che sono tutti contrari.
Poiché è un ragioniere proviamo a convincerlo con i conti (solo per stare al gioco, non perché riteniamo che questo sia il modo di fare).
Ad oggi si sono formalmente dichiarati a favore: San Salvo, Vasto e Fossacesia. Casalbordino ha fatto una delibera in cui esprimeva un dubbio a cui ieri è stata data una chiara risposta ed oggi è pronto a perimetrare. Da chi è contrario (secondo Febbo) non è invece ancora venuto nessun atto formale e noi pensiamo che Febbo possa essere nuovamente smentito molto presto - come ha già fatto oggi Casalbordino.
Francavilla aveva già perimetrato, altri comuni potrebbero chiedere di entrare.
Ma ad oggi saremmo 4 a 4. Se però andiamo a vedere gli abitanti e facciamo un piccolo conto vediamo che già oggi il 68% della popolazione interessata abita in comuni che perimetreranno entro il 30 settembre. Cifre alla mano non ci sembra proprio che si possa dire che sono tutti contro.
Febbo si dice anche convinto che - tramite i parlamentari PDL - riuscirà ad abrogare il Parco e saranno così i primi al mondo a certificare per legge che una terra (in particolare la terra d'Abruzzo) non vale niente dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale. Nel frattempo - ovviamente - non si dimette e continua a tradire il suo mandato.
Il piano era chiaro dall'inizio: sobillare alcuni cacciatori, agricoltori e anche pescatori (si anche i pescatori) in modo che facessero un po' di confusione e poi dire "il Parco nessuno lo vuole". Non sembra sia andata bene visto che le voci a favore sono molte di più e molto più autorevoli delle pochissime contro (sperando che le minacce fatte apertamente in questi mesi nulla abbiano a che vedere con gli incendi di questi giorni). Ma lui va avanti lo stesso.
In questi giorni i nodi dell'economia globale stanno venendo al pettine e in Italia si chiede alle nuove generazioni di pagare il conto più salato. Può anche darsi che qualcuno - nel marasma di questi giorni - tenti un ultimo colpo di mano per mettere qualcos'altro nel sacco. Sembra assai difficile ma non si sa mai: un paio di righe aggiunte ad una legge su cui viene chiesta la fiducia, non sarebbe la prima volta per questo tipo di sotterfugi.
Il Parco è la nuova società che potrebbe nascere dalle ceneri di questa.
E' il modello del futuro.
E' il posto dove vivranno i nostri figli.
Abbiamo la fortuna unica di averlo già pronto, non facciamocelo portare via sotto il naso dal ragionier Febbo!
Perimetrazione 1.0
lunedì 5 settembre 2011
Febbo, il Parco e il Ministero
La notizia del giorno è che Febbo in un'intervista al Centro ha ribadito senza ombra di dubbio di essere contrario al Parco. Per la precisione ha detto di essere contrario "all'Ente Parco" ma, dato che quest'affermazione non ha alcun senso, noi - gentilmente - la correggiamo per lui.
Si sono immediatamente avute molte richieste di dimissioni come riportato dal Centro di oggi, tra cui quelle di Carlo Costantini e Walter Caporale. La nostra richiesta, con le risposte punto per punto alle affermazioni di Febbo, è stata diffusa oggi e la trovate qui o qui. La sintesi è la seguente:
Quando a luglio ne chiedemmo per la prima volta le dimissioni, l'Assessore Febbo ci rispose che "il ruolo di Coordinatore del Tavolo tecnico mi è stato assegnato all’unanimità dal Consiglio regionale, minoranza compresa, quindi non comprendo il motivo per il quale dovrei essere io a decidere di farmi da parte".
Osserviamo prima di tutto che quanto detto è falso, perché nel verbale 69/3 della seduta del Consiglio regionale dell'Abruzzo è scritto che la decisione venne presa "a maggioranza espressa con voto palese".
Febbo ha ricevuto un precisissimo incarico:
Presiedere il tavolo che ha "il compito di individuare i confini e le norme transitorie del proposto Parco nazionale della Costa Teatina." e questo perché il Parco è "uno strumento che non solo permetterà di tutelare e conservare uno dei tratti più belli e suggestivi della costa
Adriatica, ma rafforzerà anche le norme emanate dalla Regione al fine di proibire le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi nel territorio abruzzese" .
L'assessore dovrebbe quindi dimettersi perché ha usato il suo ruolo per perseguire un obiettivo del tutto diverso, smentendo di fronte all'opinione pubblica tutta una serie di atti amministrativi (inclusa l'istituzione stessa del tavolo) che vanno nella direzione della nascita del Parco.
Febbo è liberissimo di portare avanti la sua idea, ma non doveva ne accettare ne mantenere un incarico che gli affidava il compito esattamente opposto. Con quale autorevolezza può oggi parlare a nome della Regione Abruzzo?
Qualora Febbo non intendesse ancora farsi da parte, chiediamo alla maggioranza che lo ha scelto di pronunciarsi sulla sua idoneità, in modo da condividerne - se ritiene sia il caso - le gravi scelte o di riprendere sulla strada già decisa con qualcuno che sia convinto del proprio mandato.
In vista dell'incontro di domani a Roma abbiamo inviato al Ministero la nostra proposta sull'agricoltura e un'informativa su quanto (non) ha fatto Febbo negli ultimi sei mesi. Anche questa comunicazione la trovate qui o qui.
Domani ci aspettiamo che il Ministero dell'Ambiente si preoccupi dell'ambiente e non delle beghe politiche, delle furberie da avvocatucci, dell'incapacità di decidere che nasconde interessi particolari. Ci aspettiamo che ricordi a tutti che la strada è segnata dalle leggi e che non si può far finta che non esistano o affermare che non sono valide. Speriamo che voglia concedere un'ultimissima possibilità, anche se forse la strada del Commissario che faccia quel che non è stato fatto in questi mesi sembra essere ormai decisa; soprattutto perchè solleverà molti che sono stati eletti per fare delle scelte, dall'insopportabile peso di farle.
venerdì 2 settembre 2011
La Costituente si sostituisce a Febbo
La Costituente si sostituisce a Febbo e in una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Pescara ha reso pubblica la sua proposta operativa per l'agricoltura nel Parco.
Come abbiamo sempre detto e come è scritto nella legge quadro: i Parchi non proteggono solo la natura ma sono fatti anche per "favorire la crescita economica, sociale e culturale delle comunità residenti".
Noi quindi non ci preoccupiamo solo della protezione delle farfalle o della salamandrina dagli occhiali, ma anche della protezione degli abitanti del Parco e dei loro figli.
Di questo Parco è evidente a tutti la particolare vocazione agricola, ed è altrettanto evidente che molti valori paesaggistici sono legati alle terre ben coltivate. La salute del Parco è dunque anche quella dell'agricoltura.
In Italia ci sono Parchi in cui l'agricoltura è molto cresciuta ed altri in cui invece non è successo.
La causa sta nella gestione del Parco che - come spiegheremo a fondo in un prossimo intervento - è sostanzialmente nelle mani dei Sindaci, Presidenti di Provincia, Regione e Comunità montane. Dove questa gestione è fatta da amministratori capaci, le cose vanno bene; dove gli amministratori litigano tra loro o non fanno, le cose vanno male.
C'è però anche un problema legislativo: non è prevista dalla legge una rappresentanza dell'agricoltura nell'Ente Parco (a parte un rappresentante del Ministero). Sono state chieste modifiche a riguardo ma nulla è stato ancora fatto.
La nostra proposta è innovativa perchè chiede ai Sindaci e ai Presidenti di Provincia e Regione, che dovranno scrivere le regole del Parco della Costa dei Trabocchi, di impegnarsi ora e pubblicamente a fare in modo che l'agricoltura - in tutte le sue forme - sia centrale ed ascoltata nel futuro Ente Parco e indica anche come procedere.
In altre parole proponiamo agli agricoltori di creare un Parco in cui l'agricoltura sia centrale ed entrare da subito nella sua cabina di regia.
Perchè questa proposta l'abbiamo dovuta fare noi?
Per rispondere immaginate l'agricoltura di otto comuni uniti in un solo marchio, con tecniche e strutture comuni, che perseguano un solo obiettivo di qualità e sostenibilità; un'agricoltura con forze nuove che vada incontro al futuro. Un progetto unitario che sia da esempio, in linea con le più recenti decisioni europee. Un'agricoltura che parli con una sola voce.
Avete davanti un soggetto politico che può parlare da pari a pari con gli amministratori locali, regionali, ma anche nazionali ed europei.
Forse è proprio questo che a qualcuno fa paura.
giovedì 1 settembre 2011
Non c'è democrazia senza responsabilità
Ne è stato parlato qui: Ma ci fanno o ci sono? e qui: Il Sindaco contro .
Non c'è nulla da commentare, i fatti parlano da soli. Forse pensavano che in questa calda fine estate nessuno fosse attento. Così non è stato.
Qui trovate la risposta di un professore di Diritto Costituzionale che semplicemente sbriciola la tesi della giunta di Casalbordino (che era stata debitamente avvertita e poteva ben evitare di fare quel che ha fatto):
"La conclusione da trarre sarebbe, in verità, un’altra: la delibera del Consiglio comunale di Casalbordino si configura come un atto solo informale; un atto, forse, politicamente opportuno in tempi di democrazia partecipativa, ma del tutto privo di significato giuridico."Il professor Enzo di Salvatore ha poi affrontato l'altro Ponzio Pilato di quest'estate: il Sindaco di Torino di Sangro e il suo "referendum". Un altro articolo e un'altra decisione tanto strombazzata si sbriciola:
"si potrebbe anche insinuare il dubbio che il ricorso .... al voto dei suoi abitanti – serva a ben altro: a che arrivi presto il 30 settembre oppure a che la Regione – unica formalmente legittimata a pronunciarsi nel procedimento di istituzione del Parco – non debba esprimersi sul punto. E cioè: che non debba assumersi la responsabilità di una scelta politica, che dietro l’istituzione del Parco sempre si cela. Eppure anche un ragazzino sa che non può esserci democrazia (rappresentativa) senza responsabilità."Due sindaci e la paura di decidere. Per non dover spiegare. Per non dover rendere conto. Pronti a dare la colpa agli altri. Pronti a nascondersi dietro le parole.
E mai che gli sia venuto in mente di fare la cosa migliore per i loro cittadini.
domenica 28 agosto 2011
Le bugie hanno le gambe corte
Molta della nostra energia è stata quindi spesa per contrastare questa disinformazione e non è stato così possibile parlare di cosa sia un Parco Nazionale e di come se ne possa trarre il massimo sia in termini economici che sociali (oltre che - ovviamente - in termini di protezione della natura e del paesaggio).
Credevamo di avere la strada spianata perché non ci sono veri argomenti a sfavore, ma li hanno inventati.
Poichè abbiamo acquistato competenza nelle risposte, abbiamo scritto l'opuscolo allegato con l'intenzione di dare a chi voglia conoscerli gli elementi base su quanto accade e di chiudere così questa fase sostanzialmente inutile.
Per il prossimo futuro stiamo preparando proposte ed eventi di cui vi informeremo già fra pochi giorni.
Domande e Risposte (Pdf 1M)
giovedì 25 agosto 2011
Mostra internazionale di fumetto e arti grafiche "Giovani artisti per il Parco Nazionale della Costa Teatina"
La mostra, curata dall'eclettico vignettista, illustratore e scrittore Franco Sacchetti, è stata promossa dal Comune di Fossacesia e realizzata in collaborazione con Arci e Costituente del Parco Nazionale della Costa Teatina. Prevista anche la proiezione di cortometraggi. Presso il Teatro Comunale di Fossacesia in via Roma, apertura dalle 18 alle 20. Da non perdere.
giovedì 11 agosto 2011
“Sapori, colori e suoni”. Tre giorni per conoscere il Parco Nazionale della Costa Teatina 11-12-13 agosto 2011
ABBAZIA SAN GIOVANNI IN VENERE
(FOSSACESIA)
-ore 10:30
“L’Abbazia sul golfo”
visita guidata storico architettonica all’interno dell’Abbazia.
Ritrovo piazzale antistante
Info e prenotazioni 333 7971892.
RISERVA NATURALE REGIONALE PUNTA ACQUABELLA
(ORTONA)
- ore 18.30
Un’ora di Acquabella
passeggiata escursionistica nella Riserva, a seguire cocomerata
appuntamento presso Spiaggia di Acquabella
Info e prenotazioni: Fabrizia 329 1574549
Venerdì 12
RISERVA NATURALE REGIONALE LECCETA DI TORINO DI SANGRO
-ore 17:00
“A spasso con Hermann”
passeggiata escursionistica alla scoperta della Testudo hermanni (simbolo della Riserva).
Ritrovo: Centro Visite Lecceta, C.da Saletti SP 119 Km 1 Torino di Sangro.
Info e prenotazioni 333 7971892
RISERVA NATURALE REGIONALE PUNTA ADERCI (VASTO)
- ore 21.00
CammiNatura inseguendo la luna (Ass. Amici di Punta Aderci)
Trekking notturno con luna piena, al termine tarallucci e vino
Info e prenotazioni: 320 4709022 - 334 6290593 - 345 3378575
Sabato 13
RISERVA NATURALE REGIONALE PUNTA ADERCI (VASTO)
- ore 11.00
Tutti in canoa per il parco
Escursione guidata dalle ore 11.00 alle ore 12.00
Info e prenotazioni: 345 3378575 - 334 6290593
-ore 18.00
Il Parco della Costa Teatina: “UN PARCO PER TUTTI”
MODERATORE: Lino Salvatorelli (portavoce della costituente del Parco
della Costa Teatina)
INTERVENGONO: Luciano Lapenna (Sindaco di Vasto)
Anna Suriani (Assessore all’Ambiente Comune di Vasto)
Vincenzo Ronzitti (Ecologo, membro ERCI)
- ore 19.30
Aperitivo e degustazione di olio e prodotti dell’orto
- ore 20.00
20 chitarre per il parco della costa teatina
“HERE COMES THE SUN” a cura di Orlando Volpe
mercoledì 13 luglio 2011
Proroga scadenza "Immagina il Parco"
Pertanto sarà possibile inviare la propria adesione e le proprie foto entro la data suddetta.
Il Concorso è stato organizzato dall' Associazione WWF Zona Frentana Costa Teatina e promosso dalla Costituente Vogliamo il Parco, al fine di promuovere con le immagini i contenuti del Parco.
"IMMAGINA IL PARCO" è aperto a tutti, dal dilettante al professionista, e le foto possono avere a tema sia i PAESAGGI della Costa Teatina che la FLORA e la FAUNA.
Tutte le info su:
http://immaginailparco.blogspot.com (sito ufficiale);
http://www.facebook.com/event.php?eid=127310470684486 (evento Facebook).
giovedì 7 luglio 2011
Lettera aperta a Mauro Febbo
Coordinatore del tavolo tecnico regionale di lavoro sul Parco Nazionale della Costa Teatina
Nelle ultime settimane si sono succeduti degli incontri sul tema del Parco della Costa Teatina; incontri che Lei ha organizzato o a cui ha partecipato.
l'abrogazione definitiva del Parco e – spesso – anche delle aree protette già esistenti.
A partire dall'incontro istituzionale di San Vito - sono state fatte ripetutamente affermazioni palesemente prive di fondamento ma in grado di provocare pubblico allarme perché dicono che ogni attività economica sarà sostanzialmente impedita nelle aree interessate dal Parco. Tali affermazioni sono state fatte anche alla Sua presenza che
- come altri rappresentanti istituzionali - non solo non le ha contestate, ma oltre a confermarle col Suo silenzio, le ha anche avvalorate (si vedano ad esempio le Sue parole sulla chiusura obbligata dei frantoi).
Qualora nutrisse dei dubbi, Le consigliamo di rivolgersi a qualche tecnico o all'assessore alla Pianificazione, tutela e valorizzazione del territorio: Gianfranco Giuliante, che siede allo stesso tavolo che lei coordina e che - da ex Presidente di un Parco e Vice-Presidente di Federparchi - dovrebbe essere maggiormente informato.
Se come lei dice: “L’istituzione del tavolo di coordinamento tra la Regione i sindaci e la Provincia non vuole fomentare paure ma si pone l’obiettivo di ascoltare tutte le parti per giungere ad una proposta condivisa”, allora tra le parti da ascoltare non si possono tralasciare le organizzazioni di categoria, la Confesercenti, gli operatori del turismo e le associazioni di cittadini.
Anche la Chiesa si è espressa, per voce dell'Ufficio della Pastorale sociale della CEAM, definendo il Parco "Un luogo per custodire in Abruzzo il futuro della creazione".
La Costituente denuncia quindi all'opinione pubblica una sua mala gestio del processo informativo sul Parco perché, invece di organizzare incontri divulgativi tenuti da esperti e rivolti a tutta la popolazione, sembra assecondare la protesta di pochi con l'intenzione di giustificare con essa l'abolizione del Parco ope legis- come più volte annunciato dal Senatore Di Stefano.
Infine, la Costituente Le chiede come possa accadere che da una parte Lei evidenzi le "eccellenze", sponsorizzi "le piazze del Bio", incentivi gli agriturismi e il marketing del vino mentre dall'altra si mostri così apertamente disinteressato alle potenzialità del Parco come volano per l'agricoltura, per il turismo e soprattutto come catalizzatore di finanziamenti europei?
In attesa delle sue risposte, le porgiamo distinti saluti.
venerdì 3 giugno 2011
Convegno oggi a Vasto
Interverranno:
Sen. G. Legnini
Sen. F. Di Stefano
Ass. Reg. Abruzzo M. Febbo
Invitati i Sindaci del territorio
Moderatore Dott. Orazio Di Stefano
martedì 24 maggio 2011
Petrolio o Parco
Giovedi 26 Maggio, conferenza dibattito "Petrolio o Parco - due sono i progetti che gravitano intorno alla Costa Teatina".
Ore 18:30 presso area riservata alla Piccola Pesca in zona Fosso Marina in prossimità del pontile di Vasto Marina.
Con Maria Rita D'Orsogna (CSUN LOS ANGELES) e Lino Salvatorelli (coordinatore Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina).
Organizzata da ARCI Vasto e Operatori Piccola Pesca Vasto.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
martedì 10 maggio 2011
"Fare Parco Insieme", prossimi incontri
venerdì 22 aprile 2011
Parco della Costa Teatina, i cittadini incalzano (Comunicato Stampa)
venerdì 8 aprile 2011
Richiesta di Coinvolgimento al Tavolo Tecnico Regionale
oggetto:
00147 - Roma (Italia)
lunedì 14 marzo 2011
Minuti Contati (Conferenza Stampa)
Proposta di perimetrazione 1.0. Clicca per ingrandire. |
Zona B: di elevato valore naturalistico e paesaggistico (riserva generale) articolabile in più sottozone in cui i valori naturali si integrano, a seguito di antropizzazione passata o
attuale, in un complesso organico da salvaguardare favorendo le attività agro-silvo-pastorali condotte con sistemi compatibili con i fini generali del parco; in tali zone, oltre a tali attività, sono ammessi solamente interventi volti al restauro o alla ricostituzione di ambienti o equilibri naturali degradati. Sono altresì consentiti interventi di restauro del patrimonio edilizio esistente per finalità agro-silvo-pastorali, turistico-ricreative o gestionali ed il ripristino di sentieri.
Zona D: area di sviluppo, limitata ai centri urbani ed alle aree limitrofe, in cui vale il regime ordinario fino ad applicazione del Piano del Parco, a cui vengono destinati opportuni interventi di restauro e di rivitalizzazione volti al miglioramento delle condizioni di vita delle collettività locali ed al recupero del patrimonio edilizio finalizzato a strutture ricettive e di supporto al parco;
sabato 12 marzo 2011
Conferenza Stampa della Costituente
Tutti i cittadini e le associazioni di categoria sono invitati a partecipare.
domenica 6 marzo 2011
Da "Sei in Abruzzo" (TV6) del 04/03/11
l'On. Legnini, Senatore della Repubblica; A. Natale Ass. Ambiente Fossacesia;
F. Arduini Coordinamento Costa Teatina/WWF.
mercoledì 2 marzo 2011
venerdì 25 febbraio 2011
Il Documento
- Cambiare il modo di produrre energia, riducendo il consumo energetico ed avviando la transizione per abbandonare le fonti fossili, aumentando l’efficienza energetica (nell’impresa, nel pubblico, nelle abitazioni private), la produzione di energia da fonti rinnovabili, sviluppando la tecnologia per le rinnovabili e per l’efficienza ecologica.
- Ripensare il modo di spostare merci e persone verso un sistema di trasporti intermodale, integrato e sostenibile per gli ecosistemi naturali e per l’ambiente, migliorando la mobilità lenta, l’accessibilità il trasporto su rotaia delle merci e delle persone, diminuendo la frammentazione ecologica.
- Preservare le specie animali, vegetali, gli habitat e la loro funzionalità ecologica (e la biodiversità in generale), conservando e ripristinando i “servizi ecosistemici” che la Natura fornisce all’uomo gratuitamente (es. fotosintesi, autodepurazione, regimazione delle piene, stabilizzazione “prevenzione frane”, erosione costiera e spondale per i fiumi, principi attivi dei farmaci).
- Migliorare la salute umana (qualità dell’aria, dell’acqua, del cibo).
- Bloccare il consumo di suolo, l’urbanizzazione e l’antropizzazione che gli strumenti ordinari della pianificazione territoriale non riescono a bloccare.
- Difendere e valorizzare il nostro Patrimonio Storico e fare Cultura.
- Valorizzare l’agricoltura” ridandogli un ruolo e un futuro, lavorando verso la multifunzionalità, la qualità, (l’aumento/aumentando del/il valore aggiunto ai prodotti della terra), la “filiera corta”.
- Sviluppare il Turismo Verde (Natura/Ecoturismo), il Turismo Enogastronomico, il Turismo dello sport e le attività commerciali e di servizi ad esse legate destagionalizzando e allungando la stagione degli arrivi creando nuova occupazione.
- Valorizzare i saperi diffusi e recuperare le tradizioni (culturali/popolari contadine e marinare) per ri-costruire e tornare ad essere una Comunità vera.
- Promuovere e Programmare, insieme, il nostro territorio come Sistema in Europa e nel Mondo intercettando in modo prioritario le risorse europee destinate agli stati membri per tornare competitivi e raggiungere non la crescita e lo sviluppo ma livelli di benessere durevoli.